Dalla comunicazione alla relazione: i cinque assiomi.
I cinque assiomi
Comunicazione e comportamenti
I sensi a supporto della Comunicazione: scopri il tuo canale!
Non parli la mia lingua? Osserva la mia faccia!
- rabbia
- paura
- disgusto
- sorpresa
- felicità
- tristezza
Cos’è quella faccia? Breve storia delle espressioni del viso.
Il futuro del lavoro: scopri quali valori coltivare
I valori di un ambiente di lavoro ibrido e inclusivo
Vuoi che il tuo pubblico resti in ascolto? Per te 4 preziosi segreti!
Quattro segreti per un pubblico attento e partecipe
Quali ostacoli può incontrare la comunicazione? Cominciamo dal più ostinato!
Gli ostacoli di una Comunicazione efficace
- il contesto
- gli interlocutori
- il messaggio stesso
Vuoi sapere chi hai davanti? Osserva bene il suo viso!
Questa premessa introduce il concetto di mittente e destinatario, ma, considerando la molteplicità dei messaggi, degli interlocutori, dei contesti, possiamo piuttosto definire la Comunicazione come un processo a più vie che si intersecano, lungo le quali si verificano numerosi scambi.
L’interlocutore
Uno dei protagonisti della comunicazione è l’interlocutore, il quale accoglie il messaggio e, a partire dal momento della ricezione, attiva una serie di comportamenti dando vita a momenti di comunicazione verbale e non verbale.
Non sempre la comprensione dell’interlocutore però è immediata o di veloce interpretazione.
Può infatti capitare che si esprima a parole in un senso, o solo fino a un certo punto, e poi trasmetta con l’atteggiamento un messaggio diverso (o addirittura opposto) rispetto a quello esternato verbalmente.
Forse è capitato anche a te di ascoltare un feedback, o una semplice risposta a una tua affermazione, notando qualcosa di poco rassicurante nelle espressioni del viso del tuo interlocutore, al punto da chiedergli:
” …ma sei sicuro di quello che stai dicendo?”
“… non mi sembri convinta delle tue affermazioni”
“… ho detto qualcosa di sbagliato?”
Devi sapere che ogni piccolo movimento della bocca, degli occhi, addirittura del naso, potrà svelarti un universo di significati solo attraverso la decodifica di quei segnali.
Se ti può facilitare pensa ai segnali emessi dal volto – ma vale per il linguaggio del corpo in generale – come una proiezione dei pensieri, una manifestazione istintiva e meno controllata di ciò che davvero si pensa, e che non si può o non si vuole dire.
Ignorare questi segnali, o non saperli decifrare, spesso si traduce nella perdita di informazioni importanti che potrebbero incidere in modo significativo sull’obiettivo di Comunicazione.
C’è una sola soluzione a questa eventualità: imparare a comprendere i messaggi veicolati dall’interlocutore attraverso le espressioni facciali!
Cosa fare?
La comunicazione informale in azienda: il discorso per le occasioni fugaci.
Nessuna azienda, o quasi, insegna ai propri manager o dipendenti a comunicare nelle situazioni informali.
Eppure queste rappresentano contesti chiave di relazioni, collaborazioni e negoziazioni.
Saper comunicare anche in ascensore o davanti alla macchinetta del caffè (senza slide o discorsi preparati) può fare la differenza e ti può regalare gran belle soddisfazioni.
La comunicazione informale in azienda
Cosa non fare nelle occasioni informali in azienda
- sorrisi finti e impostati: si riconoscono a distanza!
- esordire con discorsi sul meteo, sull’ultima iniziativa politica, sul traffico … no!