La comunicazione non arriva? Colpa dei rumori!
Ciao!
Abbiamo visto come il processo comunicativo possa essere ricondotto al passaggio di un messaggio da un emittente a un destinatario.
Non è detto che il contenuto del messaggio debba consistere necessariamente in parole anzi, la maggior parte delle volte, non è affatto così.
In questo passaggio apparentemente lineare di informazioni, l’emittente inserisce degli elementi di codifica affinché chi riceve il messaggio possa, per l’appunto, decodificarlo.
Fin qui sembra tutto liscio e lineare…l’esatto contrario di quel che avviene solitamente in una comunicazione!
Quel che al livello teorico non fa una piega, in realtà non corrisponde a quello che si verifica nella maggior parte delle comunicazioni interpersonali.
Perché?
Perché sono assediate dai rumori!
I rumori nella Comunicazione
Insomma…cosa sono questi rumori?
Si definiscono rumori tutti quegli elementi che interferiscono in una comunicazione, frapponnendosi tra l’emittente e il ricevente.
Quanto sono d’intralcio i rumori in un flusso comunicativo?
Dipende dalla frequenza e dall’intensità.
Possiamo intanto dire che, in generale, ostacolano la comprensione del messaggio.
Tipologie di rumori
I rumori possono essere di due tipologie principali: esterni ed interni.
I rumori esterni si possono facilmente immaginare: lavori in strada, passaggio di auto, voci di persone, musica assordante, trapano.
Quello che caratterizza e accomuna i rumori esterni è che sono al di fuori della responsabilità dell’emittente, nel senso che non dipendono direttamente da lui.
Attenzione però: anche se non dipendono dall’emittente è responsabilità di quest’ultimo far in modo che la comunicazione sia salvaguardata dalla possibilità che interferiscano rumori.
Rumori interni: a differenza di quanto si possa pensare, sono molto più frequenti e meno gestibili dei rumori esterni.
Si tratta infatti di tutta quella gamma di elementi che transitano nella sfera personale: pensieri, preoccupazioni, emozioni, ansie, aspettative.
Ogni singolo elemento citato può avere il potere di ostacolare un processo comunicativo.
Hai presente la scena muta all’esame?
I rumori interni dell’ansia dello studente non consentono alle parole di uscire.
Hai presente invece quando qualcuno ti sta parlando, ma tu hai una preoccupazione che ti sta attanagliando cuore e mente?
Quanto riesci ad ascoltare in una situazione simile?
Poco o nulla.
Anche in questo caso, sebbene con maggiori difficoltà, è necessario far pulizia e mettere da parte, per quanto possibile, i rumori e rendersi disponibili ad un ascolto pieno ed empatico dell’interlocutore.
Facilissimo, no?
Per niente ahinoi!
Ma va fatto per una perfetta riuscita dei flussi comunicativi che possono avere importanti ricadute sul business ma anche sulla vita privata.
Cosa fare dunque?
Iniziare a fare un lavoro serio per raccoglierne presto i frutti!
Sono qui per questo!
Se vuoi avere informazioni sui prossimi corsi o per una consulenza specifica scrivimi qui 👇
info@matteomaserati.it
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Fornisci il tuo contributo!