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La comunicazione informale in azienda: il discorso per le occasioni fugaci.
Nessuna azienda, o quasi, insegna ai propri manager o dipendenti a comunicare nelle situazioni informali.
Eppure queste rappresentano contesti chiave di relazioni, collaborazioni e negoziazioni.
Saper comunicare anche in ascensore o davanti alla macchinetta del caffè (senza slide o discorsi preparati) può fare la differenza e ti può regalare gran belle soddisfazioni.
La comunicazione informale in azienda
Cosa non fare nelle occasioni informali in azienda
- sorrisi finti e impostati: si riconoscono a distanza!
- esordire con discorsi sul meteo, sull’ultima iniziativa politica, sul traffico … no!
Come comunicare nelle situazioni informali
Uso consapevole del linguaggio: quanto incide in azienda?
Linguaggio consapevole e inclusività in azienda
Il linguaggio consapevole in azienda
Interlocutore e contesto: a ognuno il suo linguaggio
Se un discorso vuole essere efficace, o meglio se tu vuoi essere efficace con il tuo discorso, il linguaggio scelto deve essere adeguato al contesto e agli interlocutori.
La scelta del linguaggio
Geografico – territoriale
Organizzativo
Religioso
Politico
Ebbene sì!
La prima impressione conta…anche in videochiamata!
L’importanza della prima impressione in videochiamata
L’incipit
Sempre la parola giusta
Il para verbale
Il non verbale
Il potere dello sguardo … è nel movimento degli occhi!
Il contatto visivo trasferisce anzitutto una sensazione di gratitudine nel tuo interlocutore e questo inevitabilmente lo predispone in modo positivo nei tuoi confronti.
Le abilità comunicative … ovvero gli strumenti dello speaker.
➡️ Contatto visivo
➡️ Linguaggio non parole e pause
➡️ Uso della voce
➡️ Personalità humor ed entusiasmo
➡️ Gestualità
➡️ Posizione e movimenti
➡️ Abbigliamento
Ogni macro area del bullet point è un mondo da esplorare, con contenuti da studiare e abilità da esercitare.
Parlare in pubblico ti terrorizza? Conosci le tue paure per superarle.
Il tuo discorso è in pericolo? Causa delle non parole.
Hai presente quelle persone che, mentre stanno esprimendo un’idea o ti stanno raccontando qualcosa, intervallano le loro parole con suoni di questo tipo:
“Emm, eeee, cioè , precisamente, sinceramente , appunto, etc…”
Oppure tendono a trascinare l’ultima lettera della parola che hanno appena pronunciato : “ieriiiii sono andato a casa eeee…”
Ecco, queste sono le non parole.
🔴 Il motivo per cui si utilizzano le non parole è molto semplice: una percezione errata del silenzio.
Le pause però fanno paura perché il silenzio stesso fa paura.
Siamo infatti portati a pensare che chi tace è perché non sa.
Molte persone che ho formato in questi anni hanno cambiato drasticamente la percezione che trasferivano all’esterno prestando un po’ di attenzione a quanto fosse importante sostituire le loro parole con delle pause pensate, calibrate e significative.
Il modo migliore per non pronunciare NON PAROLE e sostituirle con le giuste e fare esercizio.