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I 4 livelli della Comunicazione Interpersonale

Quando parliamo di livelli di comunicazione interpersonale ci riferiamo in particolare alla modalità comunicativa che scegliamo di adottare in contesti e circostanze differenti in vista degli obiettivi che si desidera raggiungere.

Quello che caratterizza ogni scambio comunicativo è che si tratta di Comunicazione Interpersonale, ovvero della trasmissione di un messaggio da un mittente a uno o più interlocutori.

Nel post della scorsa settimana abbiamo analizzato la costruzione di un Piano di Comunicazione, ma prima di addentrarci negli abissi più complessi, sai che alla base di tutto si parte sempre dalla Comunicazione Interpersonale.

 

Hai presente tutte quelle volte in cui qualcuno ti dice. “ma come ti è venuto in mente di dire quella cosa’”, oppure “hai perso l’occasione per dire questa cosa, era il momento giusto!”


Insomma il legame tra i contesti e ciò che si dice è fondamentale per l’obiettivo perché, mai come nel caso della Comunicazione il rischio del fuori luogo è pericoloso … ma molto diffuso ahimè. Il solo modo per riuscire a cavartela in ogni situazione è quello di conoscere i livelli della Comunicazione Interpersonale.
Quindi, onde evitare di diventare un collezionista di gaffe, di sembrare avulso dai contesti e dalle circostanze, o peggio trovarti nel delirio di un equivoco, è importante capire che la Comunicazione, parlo proprio di quella più ordinaria e spontanea, è articolata su più livelli, conoscerli è importante per dare il giusto contesto ai messaggi trasmessi e la giusta credibilità a chi si esprime.
➡️  Il primo livello che andremo a considerare è quello astratto teorico. Ti do il quadro a livello immaginativo: entra bendato in una stanza, ascolta ciò stanno dicendo, chiedi di uscire entro pochi minuti perché non hai la più pallida idea di cosa stanno dicendo. Questo è il livello astratto teorico, proprio degli ambienti specialistici, ricco di tecnicismi e comprensibile solo da chi ci sta già dentro, o ha, almeno, una conoscenza basilare sull’argomento. Diversamente da queste premesse questa modalità comunicativa non è umanamente fruibile.

➡️  Dall’astratto teorico passiamo alla situazione astratta, facendo un volo pindarico non banale. In questo caso ci troviamo infatti nella situazione più generica possibile, in cui il livello di comunicazione rende ogni individuo un possibile interlocutore su quello che sarà uno scambio su argomenti molto generali e di conoscenza comune. Hai presente quando sei in viaggio e non vedi l’ora di partire per tuffarti in un pisolino o immergerti nel tuo libro? Bello, vero? Poni fine all’idillio però perchè il tuo vicino di posto ha tanta voglia di parlare e di chiederti un’opinione su qualunque cosa. Dove stai andando, se hai notato che ormai si parte sempre più in ritardo, che il meteo è inaffidabile e i politici tutti uguali. Ecco, queste sono le coordinate spazio temporali della situazione astratta dove il messaggio trasmesso spesso è generico, non direttamente collegato all’esperienza in termini di accadimenti, ma molto legato al contesto in termini occasioni per generalizzare e per parlare per frasi fatte o luoghi comuni. Si tratta di una comunicazione per nulla specialistica, molto utilizzata nelle circostanze in cui sussiste una situazione di vicinanza ma allo stesso tempo di estraneità tra gli interlocutori.

➡️  Terzo livello: situazione concreta. Torniamo al tuo fantastico viaggio in treno e al vicino di posto che vuole parlare del meteo. Se ti collochi sul terzo livello la tua risposta sarà “proprio ieri leggevo un articolo in cui un giornalista dispensava consigli su come convivere con i repentini cambiamenti climatici.” La caratteristica di questo livello è una maggiore vicinanza all’esperienza e alla realtà portando all’attenzione dell’interlocutore riflessioni o elementi concreti per alimentare la conversazione intrapresa.

➡️  Chiudiamo in bellezza con il quarto livello: l’esperienza. Questo è il livello di maggior coinvolgimento  – emotivo, razionale, affettivo –  tra mittente e destinatari. Si verifica quando un interlocutore intraprende una conversazione che richiama l’attenzione dell’interlocutore chiamando in causa la sua stessa esperienza. In questa fase, essendo strettamente legata al vissuto, emergono elementi che consentono una facile immedesimazione da parte di chi ascolta, che è dunque portato ad empatizzare e participare grazie al suo elevato grado di coinvolgimento.

Analizza il modo in cui usi i tuoi livelli di Comunicazione e il grado di efficacia che pensi di raggiungere e vediamo cosa  necessario modificare.


Se hai voglia di saperne di più o migliorare qualcosa agisci subito!
Scrivimi a info@matteomaserati.it 

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