ascolto_matteo_maserati

Sentire e ascoltare: il confine è nella responsabilità

Sarà capitato molte volte anche a te, come tutti, di parlare e avere la sensazione che il tuo interlocutore non sia pienamente in ascolto.
Hai presente quelle situazioni in cui la persona è a un metro da te, annuisce, ogni tanto ti guarda, ma tu senti che non è sul pezzo?
Questa è la tipica situazione in cui, con ogni probabilità, la persona in ascolto avrà captato qualche frase, parola, il tono della voce, ma non avrà colto in modo completo il senso della comunicazione che ha ricevuto.
Perché?
Perché c’è differenza tra sentire e ascoltare.

Sentire e ascoltare

 

Andiamo per ordine e, come sempre, partiamo dal significato delle parole.
Sentire” è un verbo che descrive la capacità percettiva attivata tramite l’udito.
Si tratta quindi di un’azione che appartiene alla dimensione “organica”, tant’è che anche gli animali possono sentire, e molto più di noi, attraverso il loro udito.
Il sentire è un’azione spontanea e non richiede particolare impegno.
Ben altra cosa è “ascoltare“, nell’azione stessa infatti è inclusa una parte di volontà all’attenzione, l’impegno preciso di porsi in una condizione di piena ricezione del messaggio in entrata.
Per collegarci al discorso di prima, potremmo dire che, mentre il sentire attiene alla dimensione organica, l’ascoltare integra all’azione in corso le funzioni mentali ed emotive.
Ascoltare infatti richiede non solo uno sforzo, che preferisco definire impegno, d’attenzione, ma anche la capacità di mettersi in una condizione di accoglienza nei confronti di chi ci parla, in modo da stimolare e contraccambiare la comunicazione.   
Un esempio per spiegare bene la differenza tra i due verbi è quando magari siamo in casa, o al lavoro, e sentiamo le voci di sottofondo dei famigliari o dei colleghi.
Se il nostro “sentire” capta qualcosa di interessante, allora vogliamo approfondire e ci poniamo in una condizione di vero ascolto con dedizione e responsabilità.
La responsabilità, non a caso, è l’elemento differenziante, il fattore che solca la linea di demarcazione tra sentire e ascoltare perché sancisce la volontà del destinatario di “esserci” pienamente.
L’ascolto è uno dei fattori chiave di una Comunicazione efficace, per questo è importante conoscerne le caratteristiche e soprattutto gli effetti della sua applicazione.                                                       
Cosa fare per approfondire il tema dell’ascolto e avere una Comunicazione Efficace e proficua?
Sono qui per questo!
Se  vuoi avere informazioni sui prossimi corsi o per una consulenza specifica scrivimi qui 👇
info@matteomaserati.it

Comments

comments

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento