Domenica al corso non c’eri? Un piccolo assaggio dei contenuti

Lo scorso fine settimana si è svolto il corso I’m Comunicazione, molti di voi non hanno potuto partecipare e così, a fronte di tutte le mail e messaggi che mi avete mandato, ho deciso di dare qui un piccolo assaggio degli argomenti che ho trattato.
Per conoscere i passaggi di questo mondo complesso che è la Comunicazione, è necessario studiarne i processi fondamentali perché tutto parte da lì.
Cominciamo dunque ad analizzare i pilastri della Comunicazione, ovvero gli assiomi.

In questa fase, attraverso la conoscenza degli assiomi della comunicazione, ci soffermeremo in particolare sugli aspetti relazionali presenti in un processo comunicativo.

Ogni persona che vuole migliorare le sue abilità non può prescindere dalla consapevolezza che esiste sempre un emittente ed un ricevente, e che la responsabilità della comunicazione è sempre insita nell’emittente.

Ciò che può permettere all’emittente di migliorare drasticamente e in modo significativo è sviluppare e affinare la sua abilità di ascolto. Quando si parla di ascolto non s’intende l’ abilità nel sentire le informazioni ma nel percepire i bisogni ed esigenze del proprio interlocutore sia esso singolo o facente parte di un pubblico.

Una volta prestata la giusta attenzione a questo aspetto è necessario dedicare tempo per scegliere il miglior canale comunicativo e poter rendere il discorso qualcosa di uniforme imparando ad utilizzare il livello verbale, para verbale, non verbale in modo omogeneo.
Ora, per poter entrare nel merito degli assiomi della comunicazione è necessario introdurre un importante fenomeno: la capacità di influenza reciproca tra l’emittente e il ricevente.

All’interno di uno scambio comunicativo interpersonale gli interlocutori si influenzano a vicenda all’interno di un determinato contesto. Ogni volta che l’emittente invia un messaggio al destinatario e viceversa, si verifica contemporaneamente un processo di influenza reciproca in grado di incidere sull’efficacia della comunicazione avvenuta. Nella comunicazione interpersonale, inoltre, l’efficacia dello scambio sarà maggiore nel momento in cui l’emittente porrà continuamente attenzione al contesto di appartenenza.

Affinché la comunicazione sia efficace è importante che l’emittente presti molta attenzione al contesto in cui avviene per poter scegliere la terminologia più adeguata. Allo stesso tempo il destinatario deve preoccuparsi di conoscere sempre quale sia il contesto relativo alla comunicazione avvenuta.

Primo assioma: non si può non comunicare. Qualsiasi comportamento, azione, che si manifesti attraverso le parole o il silenzio ha un valore comunicativo, poiché influenza gli altri che sono sollecitati a reagire. anche quando non parli stai comunicando qualcosa: che non vuoi parlare .

Secondo assioma: la mappa non é il territorio ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto e un aspetto di relazione. Ogni atto comunicativo non si limita a trasmettere un’informazione, ma determina un comportamento.

Terzo assioma: la comunicazione é il suo risultato
la natura di una relazione dipende dalla punteggiatura delle sequenze di comunicazione tra i comunicanti. I nostri scambi comunicativi non sono casuali ma sono legati da una sequenza ininterrotta, sono organizzati come se seguissero una punteggiatura. Osservando la conversazione tra due agenti comunicanti, si può identificare la sequenza di chi parla e di chi risponde, si può definire ciò che è la causa di un comportamento e ciò che è l’effetto. I modi di punteggiare una sequenza sono soggettivi e possono generare dei conflitti di relazione difficilmente superabili.

Stay tuned per il prossimo post e nel frattempo corri a studiare qui!

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