Comunicare d’Impatto per…

… per avere i risultati che meriti.
Lascia che ti spieghi, o meglio che mi spieghi.
A proposito di comunicare! Siamo alle porte del corso sulla Comunicazione d’Impatto, sei pronto a raggiungere con successo i tuoi obiettivi di vita, di lavoro,di relazione?

Sei felice di dire addio per sempre alle occasioni perse, ai treni che ti hanno chiuso la porta in faccia, e alle persone che non hanno voluto offrirti una meritata opportunità?

Se riuscissi a coinvolgere in modo chiaro e preciso, le persone si fiderebbero ancora di più di te, porteresti a casa quello che sai essere utile per loro ma anche per te, finalmente ti faresti quel grande regalo.

  • La tua autostima ne gioverebbe
  • Avresti una vita professionale più soddisfacente
  • Avresti relazioni familiari e amicali solide!

Non mi sembrano risultati da poco!

Bene, facci la bocca perché è quello che accadrà: le cose cambieranno radicalmente, perché cambierà radicalmente il tuo modo di agire.
Non ti farò un incantesimo e non mi appellerò ai poteri della magia, per questo è bene che ti faccia presente un paio di cosette.

Ci tengo a chiarire che la Comunicazione d’Impatto non è un’attitudine o un dono con cui si nasce. Si può avere una buona predisposizione all’empatia, d’accordo, si può essere veloci di indole, va bene, ma quello che apprenderai sarà un vero e proprio processo e le competenze che acquisirai ti consentiranno di metterlo in atto.

Nel precedente post (vedi link in fondo) ti ho parlato di una delle variabili fondamentali di questo processo: il tempo.

Abbiamo visto insieme come il suo valore rappresenti la vera ricchezza della nostra epoca e un alleato indispensabile nel raggiungimento dei tuoi obiettivi.

Oggi voglio focalizzarmi sull’altra variabile: l’interlocutore.
Cosa c’è di più variabile di un interlocutore?
Te lo dico senza mezzi termini: nulla.

Uno degli errori più affascinanti in cui cadere è quello di credere che il successo sia una condizione replicabile, che averlo ottenuto con una persona ci garantisca la buona riuscita con altre. Sarebbe facile, anche noioso, se fosse così.
Per questo voglio invitarti a riflettere su alcuni elementi da tenere fortemente in considerazione nella relazione con il tuo interlocutore:

  • Chi è? Parliamoci chiaramente: quante volte si ha l’opportunità di conoscere in anticipo la persona con cui ci si relazionerà? E se sono più interlocutori? E se si tratta di una platea? La risposta è sempre la stessa: devi essere in grado di arrivare al tuo interlocutore a prescindere. Questo è possibile quando si possiede uno strumento imbattibile: la competenza.

 

  • Lo stato d’animo. Sei davvero in grado di capire cosa sta provando chi ti sta davanti? E, ammesso che tu sia in grado, riesci a comunicargli il tuo valore senza lasciarti travolgere o inibire da quello che ti sta trasmettendo mentre ti ascolta?

 

  • Il momento. Rieccoci a parlare del tempo, ma questa volta in termini di occasione giusta. Non è detto che il momento in cui ti senti pronto, al meglio della tua preparazione, in forma smagliante e di buon umore, corrisponda a un buon momento per comunicare.

 

  • L’empatia. Sai creare empatia con il tuo interlocutore? Hai idea di quante persone vorranno trasmettergli informazioni, richieste, contenuti, oltre a te? Credi davvero che una persona dedichi a tutti la stessa attenzione e lo stesso livello di ascolto?

Affidarsi al caso o avere la presunzione di possedere un tocco magico capace di persuadere le persone è per definizione imprevedibile e rischioso.
Non si tratta di un talento da affinare, di una predisposizione da sviluppare: è in realtà una vera e propria disciplina, articolata in processi e dinamiche finalizzati a raggiungere il tuo obiettivo e riconoscere il valore che meriti.

Ecco che all’improvviso inizierai a salire sui treni in corsa, a vederti aperte le porte sinora chiuse, a sentirti non solo ascoltato, ma autorevole.
Non sarai più competente di quanto non lo fossi prima sui tuoi argomenti, sarai solo più competente nel comunicarlo nel modo giusto e sarai giustamente riconosciuto per il tuo merito e il tuo valore.

Non dimenticare di leggere il post sul tempo se ancora non lo hai fatto!

Ti aspetto il 21 settembre in aula, e se c’è ancora qualcosa che non sai vieni a leggere qui!

Comments

comments

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento