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Management e relazioni: le comunicazioni di progetto.

Cosa lega il management a una buona qualità delle relazioni?
La comunicazione!

Comunicazione e Management

Quando parliamo di discorso pubblico e lavoriamo sulle abilità di Public Speaking la maggior parte delle persone non pensa subito al management, ma alla declamazione davanti a un grande pubblico o alle presentazioni da palcoscenico.
Parlare in pubblico è questo, ma anche molto altro.
Due persone sono già un pubblico e se queste due persone stanno lavorando a un progetto, la buona riuscita di quest’ultimo dipende sia da come il leader di progetto comunica con queste persone sia da come comunicano tra di loro.
Fino a qualche anno fa Comunicazione e Management sembravano due rette parallele, due discpipline separate, ognuna per la propria strada, senza un punto di intersezione.
Nel mondo delle aziende i processi di Comunicazione erano piuttosto flussi di informazione, dove il passaggio di dati, procedure, idee, era unidirezionale e non contemplava uno scambio attivo che prevedesse il contributo di tutti i soggetti coinvolti.
Poi ci si è accorti che la Comunicazione, quella efficace e strutturata, rappresenta non il valore aggiunto, ma il valore cardine all’interno di qualunque organizzazione. 
Oggi la situazione è molto diversa e già da anni le aziende hanno maturato la consapevolezza di dover investire una grossa fetta di tempo e risorse nella Comunicazione. 
Già nel 2013, che a guardarlo da qui sembra il passato remoto, il Project Management Institute ha rilevato come i progetti di aziende caratterizzate da una forte attenzione alla Comunicazione soddisfano tutti i requisiti di progetto e i vincoli di budget per oltre il 50% in più di quelle che non investono in Comunicazione.
Questo perché?
Perché la Comunicazione funziona. 
La conclusione ovvia di questa ricerca ha portato alla luce i rischi nefasti: oltre la metà dei casi di insuccesso nelle aziende sono in larga parte attribuibili, per oltre il 50%, a una comunicazione inefficace.

Le comunicazioni di progetto

 

Quando parliamo di comunicazioni di progetto ci riferiamo a un passaggio di informazioni tra persone o gruppi di persone che si trasmettono contenuti.
Per far sì che questi flussi di parole –  e di linguaggio non verbale –  siano efficaci, è necessario che si verifichi l’applicazione del Modello della Comunicazione, riferimento assoluto dal 1948 quando è stato elaborato da Shannon e Weaver.
 
Il modello prevede il transito di informazioni tra più soggetti che si arricchisce via via diventando un ciclo comunicativo la cui caratteristica principale sta nell’essere pluridirezionale.
Scopriremo così, al prossimo articolo, come una comunicazione di progetto evolve in una relazione di progetto. 
Sembra facile?
No, non lo è, ma è fondamentale imparare ad applicarlo!
Come imparare tutto questo?
talento - performance

Talento e performance: l’approccio del Team Manager

Nella valutazione di un talento, il Team Manager, deve indubbiamente tener conto del livello e del risultato delle performance dei suoi collaboratori.
Detta così, sembra facilissima.
Non lo è, per niente.
Le aziende non sono tutte uguali e spesso lo stesso organigramma non prevede una divisione dei ruoli e dei compiti tale per cui un Team Manager possa davvero intervenire sui componenti del team dal talento alla misurazione della performance.
Sono molto frequenti le situazioni in cui chi gestisce un team adotta le stesse tipologie di intervento su tutti, senza avere l’opportunità, o la facoltà, di programmare interventi più mirati in funzione delle caratteristiche della persona e del livello.
Che succede dunque?
Di tutto, neanche la catastrofe può ritenersi esclusa
♦️ Gestire un team significa anche e soprattutto conoscere le risorse in termini di competenze e di potenziale, questo consente al Team di Manager di capire di cosa ha bisogno una persona per fare il salto di qualità e dare il meglio di sé all’organizzazione.
Che informazioni dunque deve cercare?
Cosa deve sapere delle persone che gestisce per metterle nelle condizioni di raggiungere elevati risultati di performance?🧐
Il Team Manager deve costruire quello che nel gergo tecnico viene definito “il profilo del talento”.
Per fare ciò deve partire dall’analisi strutturata di 4 aspetti:
  • lo storico: cosa sa fare una risorsa? Di quali attività si è occupata in passato?
  • il potenziale: cosa potrebbe fare in funzione delle abilità che emergono nelle attività che attualmente svolge?
  • le ambizioni: cosa vorrebbe fare? Esprime preferenze? Emergono ambiti di competenza più estesi quando svolge le sue mansioni?
  • il livello di maturità: in quali delle sue competenze è possibile registrare un alto grado di maturità?
Questi 4 elementi rappresentano un punto di partenza importante per programmare un percorso di crescita davvero incentrato sulla persona.
Occhio però a non farti abbindolare dal fascino dei soli aspetti tecnici perché le persone sono fatte di tante cose e soprattutto quando si parla di crescita non bisogna mai sottovalutare o trascurare le aspirazioni.
Come individuare le aspirazioni di un collaboratore?
Chiedendo direttamente a lui/lei!
Se non c’è la possibilità di confrontarsi in modo diretto si può preparare un sondaggio, un questionario, un gioco di ruolo in cui far emergere le ambizioni professionali non ancora emerse.
Insomma di cose se ne possono fare molte, l’importante è non lasciarle in elenco e agire!
Come partire?
Parliamone!

Scrivimi: info@matteomaserati.it

Intanto puoi dare un’occhiata qui!