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Le soft skills per diventare un leader eccellente

Oggi ti parlo di leadership!
Sai che quando si parla di soft skills il tema mi sta particolarmente a cuore e nel definire il profilo del leader le soft skills hanno un ruolo determinante.
Partiamo da lui: il leader.
Chi è? Cosa lo rende tale?

Per definizione, partiamo sempre dalle parole, un leader è una persona in grado di guidare (da “to lead” guidare, condurre) un gruppo verso un obiettivo comune.
Un leader competente solitamente è in grado di spiegare agli altri cosa devono fare, a fare in modo che acquisiscono gli strumenti per rendersi autonomi in primo luogo da lui.

Entrando però nella sfera delle competenze, ce ne sono di specifiche, è lecito ad esempio porsi la domanda: cosa distingue un leader dagli altri componenti di un gruppo?

Da quali step è costituita la crescita di un leader?

Queste domande rappresentano il punto di partenza per avere in azienda dei team produttivi e equilibrati.

Attraverso la voci dei collaboratori e l’individuazione di un comune denominatore tra le skills dei leader eccellenti è possibile individuare specifiche caratteristiche di un buon leader e di un leader meno buono.

A quanto risulta dalle risposte fornite, il 90% dei dipendenti sostiene che è più propenso a restare legato a un datore di lavoro che dimostra empatia. Questo ci porta a concludere che trovare un leader capace di mettere in atto empatia può aumentare il tasso di retention della tua azienda.
Le soft skills, lo ripeto da decenni, sono fondamentali quanto le competenze tecniche nella corretta gestione di un progetto.

Ti stai chiedendo quindi quali siano le caratteristiche di un buon leader?

Prendi nota:

  • Sa delegare
  • Gestisce bene il proprio tempo
  • Ascolta con attenzione
  • Si focalizza sulle soluzioni
  • Condivide i meriti

Di contro, un cattivo leader:

  • Microgestisce
  • Si occupa di mille cose alla volta
  • Predomina nelle conversazioni
  • Antepone la critica alla lode
  • Punta il dito

Un dato rilevato dal Global Trends 2019 riportato da Linkedin ci racconta che il 92% delle persone ritiene che le soft skills contino addirittura più delle hard skills.

Ma quali sono quindi queste soft skills?

Ti svelerò tutto al prossimo post!

Il successo quasi mai è casuale: 7 principi per renderlo possibile

Nel precedente post, che ti invito a rileggere o leggere per la prima volta cliccando qui, ti ho anticipato i 7 principi validi e necessari affinché l’esito di un cambiamento sia il successo.

Il cambiamento il più delle volte è un fenomeno inevitabile e agisce ancor prima che chi ne è investito ne abbia consapelezza.

In generale per sua natura è dotato di una certa imprevedibilità, ma se contestualizzato nelle organizzazioni è bene che manager, imprenditori, professionisti, consulenti si facciano trovare pronti e ne studino la struttura in modo da poter agire tempestivamente e con competenza alle prime avvisaglie della sua manifestazione.

Riprendiamo i 7 principi chiave:

Vision condivisa
Conoscenza profonda e dettagliata dell’azienda
Allineamento culturale
Comunicazione
Aiuto di un esperto esterno se necessario
Una leadership significativa
La partecipazione e il consenso di tutti i soggetti interessati dal fenomeno in atto.

Vision condivisa
Tutti i componenti di un’organizzazione devono avere ben chiara la direzione verso la quale il cambiamento condurrà l’organizzazione. Non solo è importante che il cambiamento venga ben definito e che tutti ne comprendano il significato, ma è anche fondamentale che questo cambiamento abbia senso per tutti. Diversamente il successo costituirà un miraggio sempre più irraggiungibile.

Conoscenza profonda e dettagliata dell’azienda
Quali sono le caratteristiche principali dell’azienda? Qual è la sua storia? Quali sono gli aspetti su cui bisogna concentrarsi maggiormente? Quali è pericoloso sottovalutare? Queste domande devono costituire il vademecum durante la gestione di un cambiamento. Rispondere con criterio e capacità di analisi significa porre le basi per il successo.

Allineamento culturale
Se si vuole arrivare dritti al successo bisogna fare in modo che il cambiamento sia introdotto attraverso modalità simili a come vengono solitamente fatte le cose in azienda, tranne nel caso in cui il cambiamento investa proprio queste modalità.

Comunicazione
Qui potrei scrivere un manuale su come comunicare il cambiamento nel modo giusto e alle persone giuste. L’argomento è stato affrontato in questo post, clicca per approfondire!

Aiuto di un esperto
Per esser certi che la direzione intrapresa sia quella del successo è necessario verificare l’efficacia delle metodologie e degli strumenti utilizzati. Se nel corso di questo processo ci si rende conto di non avere a disposizione tutto il set di competenze necessario, bisogna ricorrere all’aiuto di un esperto esterno, sia esso concepito in termini consulenziali, di body rental, coaching, etc.

Leadership forte
Una leadership significativa, è alla base del processo di cambiamento finalizzato al successo. Deve infatti essere in grado di sostenere e traghettare tutti i componenti dell’organizzazione verso un nuovo stadio raggiungendo risultati di successo. Questa persona deve concentrarsi esclusivamente su questa missione , deve avere autorevolezza e un elevato livello di credibilità per poter guidare tutti.

Partecipazione/consenso di tutti i soggetti coinvolti
Il consenso è una conditio sine qua non. Non si può raggiungere un obiettivo di successo se ci sono risorse che stanno andando contro il senso di marcia o che non hanno il giusto livello di motivazione e convinzione nel raggiungimento dell’obiettivo aziendale. Parlo qui di tutti i soggetti interessati: dirigenti, capi, dipendenti, proprietari, finanziatori.

L’obiettivo finale è il successo e la combinazione, strutturata, di questi 7 principi è l’unica modalità di intervento per il conseguimento di questo importante traguardo.

La tua storia aziendale, il tuo percorso dal cambiamento al successo potrebbe essere utile ad altri e uno spunto di analisi e confronto per altri lettori.
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