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Il pubblico è eterogeneo: quali bisogni soddisfa il tuo discorso?
Stili relazionali a confronto: i limiti di un interlocutore passivo.
- Non esporsi
- Non affermare la propria posizione subendo quella degli altri
- Non dichiarare i propri desideri né il proprio malcontento
- Non esprimere emozioni, soprattutto quelle negative
- Non intervenire nella conversazione per proporre una propria idea
- Non comunicare disaccordo quando le argomentazioni degli altri sono fortemente in antitesi con i propri valori
- Manifestare la tendenza a lamentarsi senza mai proporre soluzioni o alternative
- Evitare di prendere di petto i problemi e di proporre soluzioni
Lo stile passivo presenta degli elementi fortemente connotativi anche nella sfera della comunicazione non verbale e paraverbale, vediamone alcuni.
Quando si ha una maggiore tendenza verso lo stile passivo si manifestano i seguenti comportamenti:
– essere molto evasivo
– avere un volume e un tono di voce basso e cantilenante
– muoversi a scatti e con gesti nervosi
– non si ha una buona fluidità verbale, sono numerose pause ed esitazioni
– si ha una gestione dello spazio tendente ad aumentare la distanza dall’interlocutore
Scrivimi: info@matteomaserati.it
Intanto puoi dare un’occhiata qui!
Come comunichi la tua vision? Impara a ispirare gli altri!
DREAM IT: costruire sugli aspetti positivi. Parte 2
Oggi voglio entrare nello specifico nella formula DREAM IT, ovvero il processo da applicare per la realizzazione di obiettivi da sogno.
Ma il sogno in quanto tale è una roba lontana, astratta, poco concreta, mi dirai 👎E ti sbagli!Smettila di nasconderti dietro a questi alibi, traduci il sogno in obiettivi di eccellenza ed ecco che l’astratto diventa concreto 🔝Molto spesso nelle organizzazioni si ricorre al feedback per la valutazione di aspetti da migliorare, o meglio, la valutazione di carenze che richiedono di essere oggetto di uno sviluppo verso la direzione corretta.
Poco spesso invece si presta attenzione, soprattutto in termini di risultati, all’importanza della messa a fuoco dei punti di forza attraverso questo prezioso strumento che è il feedback.Cosa lega in fondo un feedback agli obiettivi?
Il sogno, il progetto di un miglioramento che arrechi vantaggi a tutte le persone coinvolte e rappresenti in generale una crescita.🔴 Far leva sui punti di forza significa in sostanza costruire un piano di azione e una modalità di intervento che presenti un piano di sviluppo personale e indichi come usare in modo nuovo i propri talenti.Traduciamo dunque l’acronimo DREAM ITDevelopmental: tutte le iniziative, le azioni intraprese devono condurre a un incremento migliorativo della performance.Relevant: è importante fare focus sui settori chiave che possono davvero mirare all’eccellenza.
Exciting: è molto importante che gli obiettivi definiti nel piano d’intervento siano affini con gli interessi della persona coinvolta in modo che il suo livello di motivazione sia alto.
Achievable: importante come sempre che le azioni siano concrete in termini di risultati in base alle risorse disponibili in termini di persone, tempo e budget.
Measurable: definire gli strumenti di misurazione dei risultati ottenuti.
Integrated: è fondamentale che gli obiettivi tra di loro non siano in conflitto, quanto piuttosto che si integrino completandosi.
Time framed: definire nero su bianco una data per l’ultimazione del piano.
La differenza non è banale: DREAM IT parte dall’analisi di presupposti già positivi per produrre risultati di eccellenza, entra nella mentalità che ciò che va bene per sua natura deve seguire il destino evolutivo di andar meglio, sempre meglio.
E tu?
Vuoi raggiungere l’eccellenza? Eleva i tuoi standard.
Il 2019 sarà il miglior anno di sempre grazie a Pianificazione Strategica
Siamo nel 2019, è stato un attimo e già ci sei dentro!
Come accade ogni anno, anche questa volta si inizia con una ricca lista di buone intenzioni.
Sai bene, per esperienza maturata, che i buoni propositi sono altamente esposti al rischio di dispersione, al punto che, già tra una quindicina di giorni, potresti accorgerti che le cose stanno prendendo una direzione diversa da quella che avevi programmato.
Questo non va bene!
Devi sapere da subito cosa fare e quando.
Allora direi che nella tua lista di buoni propositi la prima cosa da inserire è la pianificazione.
Non sto parlando di una semplice programmazione delle attività, ma di un vero e proprio processo, con specifici strumenti e dinamiche.
Uno strumento che ti consentirà di avere una visione globale dei tuoi obiettivi, delle loro scadenze, delle risorse e gli strumenti che hai per realizzarli e in che momento è più efficace farlo.
Quando parlo del processo di pianificazione mi riferisco alla capacità di costruire un vero e proprio piano d’azione molto dettagliato, chiaro ed efficace attraverso il quale definirai nuove linee guida, credenze, focus e obiettivi per ogni ruolo della tua vita.
Questo è stato il pensiero che mi ha guidato alla programmazione della giornata di
MAS Pianificazione Strategica de “2019 il miglior anno di sempre”
Vediamo insieme quello che ti aspetta!
Imparerai:
- A riflettere sui tuoi ruoli in ambito personale e professionale per pianificare nuovi obiettivi sia nel lavoro che nelle relazioni affettive.
- A focalizzare le tue energie e programmare il tuo grandioso 2019, in modo concreto, dettagliato e realistico.
- A individuare, comprendere e superare i limiti che credi di avere
- Ad analizzare e riscoprire i tuoi valori personali e le risorse che hai a disposizione per realizzarli
- A programmare le strategie più efficaci per raggiungere i tuoi obiettivi e realizzare il tuo piano d’azione nel corso del 2019!
Non posso svelare altro perché il 12 gennaio è vicino, ma il discorso va approfondito.
Puoi farlo qui!