Come intercettare un calo di motivazione nel lavoro? Conosci le leve dei tuoi collaboratori!
Scrivimi: info@matteomaserati.it
Intanto puoi dare un’occhiata qui!
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Una presentazione ha successo se convince.
Affinché una presentazione possa definirsi persuasiva è necessario che spinga le persone a mettere in atto specifici comportamenti.
Siamo ben lontani, anni luce direi, da intenti manipolativi e cose di questo tipo!
➡️ convincere: sostenere la validità di un argomento, un servizio, un progetto.
➡️ informare: fornire elementi e approfondimenti a scopo conoscitivo.
➡️ fornire un report: presentare i risultati di un progetto, una gara, un lavoro con riferimenti numerici precisi ricavati tramite fonti autorevoli e dunque attendibili.
8 segreti per aumentare il tuo business, 8 ambizioni motivanti che Dean Spitzer ha elaborato affinché il tuo team trasformi un progetto in un successo certo.
Nel post della scorsa settimana (che ti invito a leggere immediatamente) ti ho elencato le prime 4 ambizioni motivanti, oggi entriamo nel merito delle successive 4 per avere 8 segreti infallibili e fondamentali per far sì che i tuoi collaboratori lavorino con motivazione ed efficacia.
Dopo potere, riconoscimento, competenza, significato, abbiamo a seguire:
🔴 Attività: in questo ambito possiamo rintracciare i collaboratori che sono motivati dalla varietà del lavoro e dall’interesse per le attività che svolgono.
🔴 Realizzazione: qui possiamo facilmente collocare quei membri del team che sentono il bisogno di essere messi alla prova con obiettivi concreti da conseguire.Fin qui tutto perfetto.
Sai quindi come motivarli?
Non è affatto detto che tu abbia l’opportunità di conoscerli così a fondo, allora ecco un utile esercizio da mettere in atto per ottenere le informazioni che ti servono per aumentare le performance del tuo team.👍
Coinvolgi i tuoi collaboratori in questo processo di ricerca:
Questo processo parte da te!
Le performance dei tuoi collaboratori condizionano inevitabilmente l’andamento del tuo business, in sostanza possiamo affermare che il tuo business è direttamente proporzionale alle performance delle risorse della tua azienda, a prescindere dalle dimensioni.
Prima di fare una drammatica previsione dei danni inestimabili che può causare un collaboratore che non lavora bene, partiamo da un altro presupposto: i tuoi collaboratori sono legati a te da un doppio filo.
Da una parte ciò che vi lega è sicuramente un filo di natura umana: sono le persone che hai scelto, che stimi, che per te hanno un valore umano a prescindere.
Dall’altra c’è un filo legato al tuo business: dal loro lavoro dipende il successo della tua azienda, i profitti.
🔴 Ogni imprenditore o manager sa bene che il livello di soddisfazione di un collaboratore è una variabile tanto preziosa quanto delicata.
A prescindere dallo specifico incarico assegnato, dalle mansioni di cui è responsabile, ogni individuo ha delle leve motivazionali assolutamente soggettive. 🧐
Dean Spitzer – una delle principali autorità mondiali in materia di misurazione delle prestazioni, gestione delle prestazioni e sistemi di motivazione organizzativa – ha individuato 8 ambizioni motivanti, che a seconda delle aspirazioni personali, costituiscono delle leve motivazionali estremamente potenti.
Vediamole:
Vuoi conoscere le altre 4?
Credibilità: quando i conflitti al lavoro sfuggono veramente di mano – e ahimè non è un caso così raro – il rischio più alto è che l’eco dei dissapori arrivi fino al cliente il quale percepisce l’assenza di solidità. In cosa si traduce? In mancanza di credibilità=perdita del cliente
Cosa hai visto fin qui?
Il buio.
La fine.
🔴 Costruisci le tue relazioni per gradi. Concentrati sui tuoi più prossimi partner professionali, nell’ordine:
Inizia ad applicare queste vere e proprie procedure e, trattandosi di rapporti umani in primo luogo, fai leva sullo strumento più importante: una comunicazione aperta
Sai che sei nel regno dello scibile sulla Comunicazione Efficace qui, hai a disposizione una Public Communication University, pensa un po’.
Questo va fatto indubbiamente, ma prima devi sincerarti di non commettere l’errore irreparabile di trascurare l’incipit pensando di poterlo poi recuperare.
Come inizi il tuo discorso?
Ma è ovvio:
“Buongiorno a tutti. Grazie per essere venuto alla mia presentazione. L’argomento di oggi …”
SBAGLIATO
A prescindere dal personale livello di motivazione di ciascuno, iniziare un discorso in modo poco accattivante disperde l’attenzione dell’uditorio che a breve inizia a chiedersi quale sia il motivo della sua presenza lì, del tempo che invano ti sta dedicando e come potrà avere seguito una performance iniziata così.
Per evitare di incappare nel pericolo dell’incipit killer, ho preparato i primi 4 degli 8 infallibili incipit per il tuo discorso per conquistare da subito l’attenzione del tuo pubblico.
1 – La promessa: “sto per svelarti qualcosa che nessuno ha mai osato dirti“. Perché mai dovrebbe funzionare questa formula? Perché è una promessa, un impegno che lo speaker prende con il pubblico per catturare il suo interesse, e ci riesce.
2 – Il sondaggio: “a chi tra i presenti interessa…”
Funziona perché il pubblico viene coinvolto e invitato a fare una riflessione su se stesso, sui suoi gusti. Inevitabilmente l’interlocutore attiva la sua attenzione verso chi parla.
3 – L’introspezione: “ti sei mai chiesto perché?” Qui si va oltre il sondaggio e l’interlocutore viene inviato a porsi una domanda e sollecitare delle riflessioni in merito alla sua esperienza, ai suoi dubbi. Questo incipit è particolarmente efficace quando si vuole creare empatia con il pubblico.
4 – La provocazione: “adesso ti spiego perché agendo in questo modo stai sprecando il tuo tempo“. Nessuno può sentirsi esonerato dal chiedersi se sia finito nell’errore di aver buttato il proprio tempo in un’attività poco proficua o addirittura inutile.
Inizia ad applicare uno dei 4 incipit infallibili e racconta la tua esperienza nei commenti!
Stay tuned per gli altri 4 imperdibili incipit del prossimo post!