L’assertività

L’assertività è presente nel linguaggio, o nei comportamenti, dei nostri politici?

Sulle pagine politiche di una testata importante  spicca la frase del premier Matteo Renzi in visita negli USA “Qui c’è il futuro, da noi le capitali del passato” e rifletto sullo stile comunicativo dei nostri politici, i quali, a prescindere dallo schieramento e dalla posizione che rivestono, applicano degli stili comunicativi talvolta piuttosto discutibili da un punto di vista dell’efficacia nella relazione e della presenza di un atteggiamento di assertività.

E’ vero che il linguaggio giornalistico tende a decontestualizzare le affermazioni evidenziando le frasi d’ effetto, ma è vero anche che le considerazioni spesso riportate da uomini politici nel corso dei loro interventi televisivi possono suscitare qualche perplessità a livello comunicativo.

Volendo immaginare un mondo ideale, lo stile comunicativo che meglio si addice a chi svolge il compito di amministrare un paese è senza dubbio l’assertività.

L’assertività è uno stile relazionale che contempla lo scambio costruttivo e dunque l’ascolto, il tentativo di comprendere il punto di vista dell’altro tenendo ben presente l’obiettivo, senza difendere necessariamente le posizioni in nome delle cosidette questioni di principio.

Parlare di assertività in maniera generica può aiutarci a crearci un’idea, ma di sicuro approfondire la questione in maniera più “tecnica” può essere molto più interessante ed utile.

I comportamenti tipici dello stile assertivo sono:

•         Avere una piena consapevolezza dell’obiettivo e agire in quella direzione

•         Affermare i propri diritti nel pieno rispetto di quelli degli altri

•         La capacità di presentare le proprie argomentazioni in modo chiaro

•         Esprimere le proprie emozioni motivandole

•         Essere in grado di distinguere i fatti concreti dalle opinioni personali

•         Proporre nuove idee valutandone le possibili conseguenze

•         Dedicarsi all’interlocutore praticando l’ascolto attivo

•         Manifestare atteggiamenti di apertura verso l’interlocutore per condividere idee e soluzioni

•         Accogliere le argomentazioni degli altri valutandole come suggerimenti

•         Riconoscere i propri limiti  mettendosi in discussione e mostrandosi disponibile al miglioramento.

•         Assumersi la piena responsabilità delle proprie azioni

 

Le dirette conseguenze dell’assunzione di questo stile sono:

•         Si evita un clima di tensione che favorisce posizioni di conflitto

•         Si crea un clima relazionale favorevole allo scambio comunicativo

•         Si ha la possibilità di esprimere le proprie idee

 

L’assertività è molto efficace anche nella comunicazione di un “no”.

L’assertivo sa dire no dopo aver ascoltato le argomentazioni dell’altro e motivando il suo rifiuto, oppure chiedendo di rimandare la valutazione di una proposta non realizzabile in quel momento.

E’ chiaro che quando parliamo di assertività non possiamo immaginare che tutte le sue componenti siano presenti in maniera assoluta e indisturbata nelle persone, possiamo però seriamente prendere in considerazione che l’applicazione dei suoi principi fondamentali faciliterebbe sicuramente le relazioni private, sociali, professionali, politiche, raggiungendo un buon livello nell’efficacia comunicativa e nella costruzione di un solido confronto.

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